Piccola storia sulle ascensioni del Monte Rosa
La prima ascensione sul Monte Rosa risale al 1778, trattasi della salita alla Roccia della Scoperta in prossimità del Colle del Lys, da parte degli alpinisti gressonari, Valentino e Joseph Beck, Sebastian Linty, Joseph Zumstein, Nicolas Vincent, François Castel e Etienne Lisco.
Le successive imprese sul massiccio ebbero come protagonisti ancora dei gressonari: durante il 1819 Nicolas e Joseph Vincent conquistarono la vetta che prese il loro nome (Piramide Vincent). Nello stesso anno Nicolas Vincent e Joseph Zumstein raggiunsero i 4.561 metri di quella che oggi è conosciuta col nome di Zumstein spitz.
Nel 1893 le guide di Gressoney accompagnarono sua maestà la Regina Margherita di Savoia all’inaugurazione della capanna osservatorio più alta d’europa, che prese il suo nome. In seguito ci furono molte prime salite compiute dalle guide di Gressoney.
Nel 1902 prima salita della parete sud-est del Lyskamm orientale, da parte delle guide Francesco Curta, Giacomo Davide e Alberto Lazier. Nel 1903 le guide Curtaz e Pellissier aprirono assieme alla signora Grace Filder una via sulla parete sud-est del Lyskamm orientale battezzata poi "via Filder".
Nel 1907 la prima salita invernale della Punta Dufour con le guide Antonio Curtaz e Franz Lazier che accompagnarono l’alpinista Mario Piacenza. Infine, nel 1911 la prima italiana sulla nord del Lyskamm e la prima salita della cresta sud-ovest del Castore da parte della guida Antonio Welf con il cliente Carlo Fortina.
Attraversando i crepacci sul Monte Rosa